GIUSY ASNICAR

Arte e artisti dal 1958

È nata a Cremona nel 1945 e qui ancora risiede e lavora. Una innata predisposizione per la pittura la spinge fin da ragazzina a cimentarsi con pennelli e colori, partecipando con buoni risultati tra il 1958 ed il 1966 a varie manifestazioni rivolte agli studenti ed ottenendo la prima segnalazione positiva a soli quattordici anni alla V Mostra di Pittura di Pescarolo. La sua brillante carriera scolastica ha trovato un naturale sbocco professionale nell’insegnamento; contemporaneamente ha comunque continuato a coltivare con perseveranza ed assiduità la propria inclinazione artistica costellando di numerose tappe il proprio percorso di ricerca creativa, che l’ha vista allieva di Iginio Sartori nello studio dei fondamenti del disegno e della pittura, frequentante di un corso per vetrinisti e discente di Sereno Cordani, i cui corsi seguirà fino alla morte del maestro. Negli anni giovanili è inoltre vicina al sodalizio cremonese del Gruppo Artistico “Leonardo”, successivamente si iscrive all’A.D.A.F.A. e quindi anche all’Associazione Artisti Cremonesi.
Hanno arricchito ed arricchiscono la sua esperienza numerosissime mostre collettive, a partire dalla I Mostra dei Giovani artisti di Cremona e provincia (1961), esposizioni personali, sempre più frequenti con il trascorrere del tempo, concorsi e rassegne che le hanno attribuito attestati di merito, diplomi e premi. Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private a Cremona ed altre città italiane.

Ancora giovanissima, Giusy Asnicar scriveva: “Ho trovato il modo di essere felice, dipingere per me stessa”. Una frase emblematica: una dichiarazione di intenti che attribuisce all’arte il significato della propria realizzazione umana ed intellettuale, e il nocciolo di un percorso artistico che ha trovato le sue radici nel sentimento, chiave di lettura di una realtà accentuata in senso lirico ed intimista. Non è infatti il mondo in se stesso ad essere protagonista indiscusso dei quadri dell’artista, ma l’esperienza umana che lo percepisce e lo rivive sulla tela. Da questo assunto profondo nascono scelte tematiche ed estetiche: vedute, paesaggi, scorci, nature morte o ritratti, colti e rivisitati pittoricamente come luoghi (fisici o metafisici) legati alla sfera affettiva ed emozionale.

Sia nella pittura ad olio, che esalta maggiormente la cromia, sia nell’acquerello, che sfalda delicatamente i contorni degli oggetti in macchie tenui e soffuse, ma anche nel disegno, che intrappola un’effimera folgorazione, Giusy Asnicar filtra ogni cosa con il suo sguardo femminile, affettuoso e rasserenante e ci restituisce quella realtà quotidiana che ci vede tutti protagonisti e che trattiene in sé frammenti di Bellezza.

Negli ultimi anni il suo inesausto percorso artistico si arricchisce di una seconda via, battuta con la consueta discrezione e l’usuale stupore quasi infantile: la scultura. La prima esposizione di sculture in creta risale al 2017: in essa è apparso chiaro come lo stesso “occhio morbido” delle sue pitture si sia posato sul materiale da modellare, dando vita a opere leggere e al tempo stesso vigorose, che restituiscono liricamente, in una cosmologia del reale, la voce della terra di cui sono fatte.

Anna Adami